Ai fini della partecipazione ad un concorso per insegnanti deve essere sempre parificato il servizio prestato presso le scuole paritarie e quello prestato nelle scuole statali?
Sugli stringenti requisiti di carattere morale e di condotta dei candidati nei concorsi pubblici per le Forze armate. In particolare, la qualità di imputato per delitti non colposi integra una condizione ex lege impeditiva del reclutamento?
Nell’ambito di un concorso straordinario per docenti bandito in attuazione della disciplina dettata dall’art. 4 del D.L. 87/2018, la previsione di un requisito di partecipazione collegato all’esperienza professionale acquisita e al servizio svolto è legittimo?
Sulla possibilità di discriminare il reclutamento concorsuale in base all’altezza del partecipante.
Qualora un bando di concorso preveda un certo titolo di studio quale requisito di partecipazione, deve ritenersi dovuta l’ammissione al concorso anche a favore del candidato che risulti in possesso di un titolo di studio superiore “assorbente”?
È ammissibile porre come condizione di partecipazione ad un concorso pubblico il requisito della residenza dei candidati in un determinato territorio?
Sulla legittimità del bando di un concorso pubblico dove è richiesto quale requisito speciale di ammissione il precedente svolgimento di una concreta esperienza lavorativa, più o meno lunga a seconda del titolo di studio posseduto, nel settore di riferimento.
Se la previsione in un concorso pubblico di una concreta esperienza lavorativa diversamente graduata in relazione al titolo di studio posseduto (biennale per i candidati in possesso di laurea, quinquennale per i candidati in possesso di diploma di scuola secondaria di secondo grado) sia legittima.
Sulla discrezionalità dell’Amministrazione nell’individuazione dei titoli di studio richiesti ai fini della partecipazione ai pubblici concorsi.